Matches in SemOpenAlex for { <https://semopenalex.org/work/W1585512887> ?p ?o ?g. }
Showing items 1 to 27 of
27
with 100 items per page.
- W1585512887 abstract "Il presente contributo mira a delineare un’«antropologia della regalita nella Grecia antica» attraverso lo studio di un ampio e ben documentato filone della tradizione greca, in cui il dio Hermes appare come depositario dei simboli del potere e garante del diritto regale dei sovrani eolidi. Il primo capitolo, Hermes, lo scettro e la parola d’autorita, parte dall’analisi di un famoso passo iliadico in cui Omero descrive la successione dello scettro regale di Argo: fabbricato dal dio Efesto, lo scettro e donato da Zeus ad Hermes, da Hermes a Pelope, da Pelope ai figli Atreo e Tieste per poi giungere sino ad Agamennone. La definizione del ruolo svolto da Hermes nella vicenda di successione ha sollevato un ampio e complesso dibattito sin da epoca antica. Lo scolio L a Il. II, 104 considera Hermes il padre di Pelope e attribuisce al dio la funzione di anax, facendone un anello della catena di successione. Recuperando la posizione dello scoliasta, la critica moderna ha costruito il mito storiografico di un Hermes “sovrano”, la cui funzione regale, esercitata nel contesto del pantheon miceneo, sarebbe stata usurpata da Zeus agli inizi dell’epoca arcaica. La vicenda successoria dello scettro di Argo sarebbe un “relitto” dell’antico ruolo ermaico e i sovrani eolidi cui il dio concede il potere rappresenterebbero il riflesso mitico di aristocrazie micenee che avrebbero riconosciuto in Hermes, e non in Zeus, l’anax degli dei. Alla ricostruzione dello stato degli studi sulla cosiddetta funzione “regale” di Hermes segue l’analisi dei passi omerici in cui il dio interviene nella sfera della basileia e del potere sovrano. La distinzione dumeziliana tra campo e modo d’intervento del dio mostra come Hermes operi con i mezzi d’azione che gli sono propri, quelli dell’araldo, anche quando agisce nell’orbita della regalita. Sin dall’Iliade, Hermes e “pensato” come kerux del re degli dei e il suo legame con i basileis risulta spiegabile alla luce di una precisa affinita di funzioni. Nel momento in cui emette themistes in nome di Zeus, il basileus «portatore di scettro» partecipa del potere ermaico di realizzare, rhabdos in pugno, i themoi del re degli dei. Tale potere mostra come l’autorita della parola regale si costruisca attraverso il modello linguistico della comunicazione araldica e della parola riarticolata. Il secondo capitolo, Hermes, l’ariete e la legittimita del potere, studia funzione e significato dell’ariete nella tradizione argiva e in quella argonautica. A fronte di un’ipotesi largamente accreditata, che spiega i legami dell’ariete con la regalita facendo appello alle immagini comuni a piu culture del maschio riproduttore e della guida del gregge, la scelta dell’approccio «tautegorico» consente di dimostrare che nella tradizione argiva l’agnella aurea si configura come oggetto di riconoscimento dell’erede al trono, legittimato attraverso il modello genealogico della filiazione/elezione divina. Da Argo l’indagine si sposta ad Orcomeno, dove l’ariete d’oro e il teras attraverso cui Zeus rivela il moros di Frisso (quello del sacrificatore e non della vittima sacrificale) e poi a Iolco e nella lontana Colchide, dove il vello dell’ariete aureo immolato da Frisso costruisce la legittimita del potere regale attraverso il modello sacrificale dell’assegnazione delle parti. Che si tratti di donare lo scettro o l’ariete, Hermes agisce costantemente come araldo di Zeus. Nel terzo capitolo, Il dio che escogito il parlare, lo studio delle divinita straniere tradotte con Hermes/Mercurio mira a ricostruire le “categorie” attraverso cui gli antichi “pensano” azioni e interventi ermaici. La prassi dell’interpretatio costringe gli autori antichi ad esplicitare le categorie in base a cui il dio straniero X e identificato con Hermes, portando in superficie l’ennoia peri theou, «il modo di pensare il dio». L’esplicitazione dei significati nascosti, sottintesi in quanto sapere socialmente condiviso dall’uditorio, conferma che gli antichi “pensano” Hermes come il dio della parola riarticolata propria dell’araldo. La categoria di parola riarticolata (o parola “delegata”) spiega la funzione di Hermes nella trasmissione dello scettro argivo. La successione Zeus-Hermes-Pelope non e genealogica ma logica: se Hermes, l’araldo di Zeus, dona a Pelope lo scettro della regalita, e perche il re, parlando scettro in pugno in nome di Zeus, si trova nella posizione “ermaica” di araldo del sovrano olimpico, unica fonte legittima di time." @default.
- W1585512887 created "2016-06-24" @default.
- W1585512887 creator A5055344782 @default.
- W1585512887 date "2011-11-26" @default.
- W1585512887 modified "2023-09-27" @default.
- W1585512887 title "Antropologia della regalità nella Grecia antica. Hermes, lo scettro, l'ariete" @default.
- W1585512887 hasPublicationYear "2011" @default.
- W1585512887 type Work @default.
- W1585512887 sameAs 1585512887 @default.
- W1585512887 citedByCount "0" @default.
- W1585512887 crossrefType "journal-article" @default.
- W1585512887 hasAuthorship W1585512887A5055344782 @default.
- W1585512887 hasConcept C142362112 @default.
- W1585512887 hasConcept C15708023 @default.
- W1585512887 hasConcept C205649164 @default.
- W1585512887 hasConcept C58640448 @default.
- W1585512887 hasConceptScore W1585512887C142362112 @default.
- W1585512887 hasConceptScore W1585512887C15708023 @default.
- W1585512887 hasConceptScore W1585512887C205649164 @default.
- W1585512887 hasConceptScore W1585512887C58640448 @default.
- W1585512887 hasLocation W15855128871 @default.
- W1585512887 hasOpenAccess W1585512887 @default.
- W1585512887 hasPrimaryLocation W15855128871 @default.
- W1585512887 isParatext "false" @default.
- W1585512887 isRetracted "false" @default.
- W1585512887 magId "1585512887" @default.
- W1585512887 workType "article" @default.